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M. Menghini
2015 -. F.to 15×21, pp 328
Dopo il grande successo del suo primo libro, “Parole de Terni”, (Ediz. Morphema, 2014), Mario Menghini torna alle stampe con questo nuovo testo dal titolo “A Terni se dice” che promette di essere un piccolo capolavoro del suo genere.
L’autore dà qui buona prova di sé come narratore versatile dotato di scorrevole scrittura e capace di raccontare, attraverso un’accurata ricerca storiografica, la cultura popolare ternana con semplicità e ironia.
Con i suoi oltre mille modi di dire offre al lettore un quadro di “ternanità” in cui molti si ritroveranno, intrecciando vecchie e nuove parole con la naturalezza con cui ricostruisce parte della storia minore e viva della sua città.
In ciascuno di quei detti si ritrova il sapore della vita vissuta dalle genti della sua terra e il piacere di riscoprire dove e come nascono quelle parole, quelle frasi dense di significato, e dunque le proprie radici.
Leonardi Luciano,
2016 – F.to 16,5×23,5, pp. 208
Ricostruire oggi lo stratto rapporto tra acciaio, città e circolo aziendale; ricordare la riunificazione dentro il complessivo processo di produzione del “tempo lavorativo” e del “tempo libero” significa dare più solide radici ad una istituzione ricreativa , culturale e sportiva che guarda al futuro.
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Mauro Scarpellini,
2017 – F.to 15×21, pp. 56
Le Nazioni Unite considerano che le cause ambientali possano produrre emigrazioni fino a 200 milioni di persone entro il 2050.
Mario Menghini,
2020 – F.to 13×18,6, pp. 320
Nato dal grandissimo successo riscosso con il volume “A Terni se dice…”, Mario Menghini raccoglie 300 nuovi detti popolari inserendoli in un diario scolastico adatto a tutti.
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G. Pesce
2012 – F.to 15×21, pp. 176
Va a compimento nel maggio di quest’anno, quanto prevedemmo con buon anticipo nel corso dell’anno precedente: testimoniare con una manifestazione la figura di Elia Rossi Passavanti, eroe ternano, Dragone e indomabile Ardito nella Grande Guerra, ‘soldato’ intemerato tanto da meritare, ancora vivente, due Medaglie d’Oro al Valor Militare, inoltre compagno e amico fraterno nell’impresa di Fiume di d’Annunzio, che lo aveva ribattezzato “frate Elia dell’Ordine della Prodezza Trascendente”.
La manifestazione che vede la collaborazione a vario titolo della Fondazione CARIT, della Ternana Opera Educatrice (fondata dal Passavanti), del Lions Club Terni San Valentino, dell’Associazione Nazionale di Cavalleria, del Vittoriale e dell’Archivio di Stato di Terni (che tutti ringrazio sentitamente per la fattiva disponibilità dimostrata), si avvale anche del Centro Studi Storici di Terni, nella figura del Presidente Domenico Cialfi, che ha contribuito con le sue competenze storiche e il frutto di studi appassionati anche alla determinazione del presente volume di raccolta di documenti, foto e lettere, e che ne ha condiviso da subito il taglio sia nel suo dimensionamento temporale (rispetto ad una biografia assai articolata e quasi prorompente del Passavanti, prodottasi per “aggiunte” successive), che nella scelta dei temi: l’eroismo nelle battaglie della Grande Guerra che lo videro protagonista (I Parte), ma anche una sorta di “antologia critica” circa questi momenti che non solo amplificarono le gesta dell’eroe di guerra, ma lo collocarono, ancora vivente, nella leggenda (II Parte), quindi […]
Mario Menghini,
2021 – F.to 11×16, pp. 58
“La ricchezza e la varietà dei dialetti della nostra Penisola è un unicum che non ha eguali al mondo. Come le specie arboree e faunistiche fioriscono nei climi più favorevoli alla vita, così lingue ed idiomi si diversificano maggiormente dove maggiore è la stratificazione linguistica e più antico l’insediamento umano”. Fatta questa dovuta e breve premessa, l’autore, con arguta ironia, che mai travalica i confini della volgarità, passa ad analizzare, minuziosamente e in ogni loro accezione, due termini regionali usati in tutta l’area umbra mediana: la frégna e il frégno. Ed è sempre con l’ironia che costituisce l’asse portante di un lavoro che leggerete tutto-di-un-fiato, che egli, incuriosendo fin da subito il lettore, dichiara: “Ma partiamo dalla frégna…”.
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S. Imperi
2012 – F.to 21×29,7, pp. 304
Io sono andata avanti nonostante tutti mi dicessero: – Sei una donna, dove vai? Che fai?
Paolo Zenoni,
2018 – F.to 21×29,7, pp. 328 – Illustrato + Mappa del territorio
In otto capitoli la vita di un piccolo Comune che viene raccontata, ripercorrendo avvenimenti, fenomeni e vite dei protagonisti che hanno fatto la storia del nostro Paese.
L’assetto territoriale, burocratico, sociale ed economico sono gli aspetti principali affrontati dall’autore che ha ricostruito in modo chiaro e puntuale le vicende della comunità papignese.
Adolfo Puxeddu,
2021 – F.to 16×23, pp. 64
La narrazione della figura di San Valentino Martire e Vescovo di Terni occupa la parte centrale del volume con la sua storia, le leggende, il culto e il ministero episcopale nella sua Chiesa diocesana di Terni- Interamna-Nahars, di cui è “Patrono Massimo”.
De Angelis Andrea,
2016 – F.to 21×24, pp. 96
L’area è in sé di notevole bellezza, capace di proporre un dialogo davvero suggestivo fra ‘natura’ e ‘cultura’, come si suol dire, cioè fra ambiente agricolo-pastorale e paesaggio, da una parte, e antiche presenze architettonico-archeologiche, di età classica e medievale, dall’altra.
In questo quadro l’intervento effettuato nel teatro assume un valore particolare, d’attenzione alle sorti future del monumento e, come s’è detto, alla sua migliore perpetuazione, ma anche d’esempio di ciò che si potrebbe fare in altre parti della città di Carsulae.
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A. Puxeddu
2012 – F.to 16×23, pp. 368
Nella presente pubblicazione, effettuata in un numero limitato di copie del mio dattiloscritto “Kerbos d’abba”, dalla mole di Documenti e di Fotografie degli Archivi Familiari degli Arangino, dei Maxia e dei Puxeddu in mio possesso, conservati nella mia Biblioteca del Villino “Marianne” in San Gemini (Acquavogliera), ho selezionato soltanto alcuni Documenti ed Immagini tra i più significativi, rinviando, se del caso, ad un ulteriore Volume a stampa una più corposa Documentazione. Mi auguro che a tutti Voi Lettori questi miei ricordi sulle nostre Famiglie Arangino, Maxia e Puxeddu possano rappresentare un interessante e piacevole passatempo durante le Vostre vacanze Aritzesi; in memoria della mia amatissima Nonna Materna Donna Teresa Arangino Vedova Maxia e per il mio nostalgico Amore per Aritzo e la Barbagia di Belvì, d’intesa con il Padre Missionario Tonino Cogoni, Aritzese verace, il ricavato della vendita del libro andrà esclusivamente a favore dei bambini africani della Sua Missione di Jangany in Madagascar. Vi ringrazio cordialmente!
A. Morano, A. Angelelli, P. Costantini
2011 – F.to 15×21, pp. 64
La presente pubblicazione, curata da tre giovani storiche dell’arte, è un’attenta e precisa analisi storico-artistica riguardante il complesso abbaziale di Santa Maria di Falleri, sito nei pressi di Civita Castellana (Viterbo). Con rigore e minuzia descrittiva, ripercorrendo le varie fasi costruttive che hanno portato alla realizzazione di questo gioiello cistercense, se ne approfondiscono compiutamente la storia, l’architettura e la scultura.
Adolfo Puxeddu, Ciano Ricci Feliziani, Giocondo Talamonti,
2021 – F.to 16×23, pp. 312
A volte un libro può essere molte cose assieme e quello che state per leggere è uno di questi. In esso, per prima cosa, si parla dell’Associazione Culturale per Terni Città Universitaria che dà il titolo al volume, con la narrazione delle vicende della nascita e naturalmente dell’attività dell’Associazione, soprattutto dell’impegno di chi, nel corso degli anni, ha fatto sì che essa diventasse una realtà importante della Città e anche dell’intera Regione. Ma al suo interno troverete molto di più.
Ripercorrere la nascita e le attività dell’Associazione Culturale per Terni Città Universitaria, non significa infatti solo leggere un interessante racconto cui ci si sono dedicati con tanta passione gli Autori di quest’opera. Nel raccontare dell’Associazione, questo libro inevitabilmente finisce per essere anche una cronaca puntuale, ricca di dettagli, di quel lungo processo che ha portato alla formazione e allo sviluppo del polo universitario di Terni.
Mario Menghini,
2022 – F.to 15×21, pp. 210
Ci troviamo di fronte ad un reperto storico, estratto dalla polvere degli archivi attraverso un’operazione di maieutica, di riesumazione e di restauro insieme. Al termine di questo lavoro, attento e scrupoloso, vedrete riportato alla luce un pezzo di storia d’Italia: l’Impresa di Fiume di D’Annunzio. Ma è una parte di storia patria molto particolare perché viene a coincidere con la vita privata di una nobildonna romana che la vive in prima persona, seguendo il poeta guerriero e offrendo al lettore una visione del tutto particolare dell’Impresa: una visione diversa, pacifica, sensibile, ma anche forte e delicata insieme, in due parole “splendidamente femminile”.
Paolo Rossi,
2022 – F.to 16×23, pp. 400
La presente monografia è il risultato di annose quanto appassionate ricerche, condotte tra non poche difficoltà, vista la dispersione documentaria addotta in modo deleterio, oltre che dal rincorrersi del tempo, dalle Soppressioni francese ed italica.
Il contenuto di questo saggio, pur abbracciando le vicende storiche di una realtà meramente locale, proietta nella vasta dimensione del fascinoso fenomeno francescano, seguendone i molteplici e travagliati sviluppi.
L’Eremita degli Arnolfi, grandioso locus spirituale, nel corso dei suoi trascorsi ha assunto costantemente l’indiscutibile ruolo di protagonista primario della storia francescana: «da questa altura – sottolineano i cronisti – sempre rinverdì l’albero della religione minoritica». Anche quando i Lassisti dell’Ordine, subito dopo la morte di s. Francesco, pur di dilatare il proprio potere apportarono quelle modifiche che allontanarono la fraternitas dalla genuinità delle origini, l’Eremita di Cesi/Portaria continuò, inflessibile, a vivere il francescanesimo di frate Francesco. E dopo aver ripetutamente accolto il poverello di Dio (che, ivi, ispirato oltretutto dalla beltà del luogo, compose un primo abbozzo del Cantico […]
Aa. Vv.
2010 – F.to 21×29,7, pp. 444
Era da tempo che a Narni si sentiva la necessità di leggere compiutamente il deposito monumentale e archeologico che si celava nella chiesa di San Domenico e nei suoi ambienti sotterranei, necessità che era divenuta sempre più pressante dal momento in cui un gruppo di giovani archeologi, relatori in questo convegno, con il sostanziale apporto di numerosi altri volontari e il consenso della Soprintendenza ai Beni Archeologici, avevano iniziato lo scavo sistematico dell’area della navata centrale della chiesa, antistante la gradinata che sale al presbiterio, unendovi anche un piccolo saggio a quella prospiciente la controfacciata. L’occasione dell’indagine archeologica era stata offerta dal progetto dei lavori di restauro programmato dall’Amministrazione Comunale della città, lavori che prevedevano la rimozione del pavimento con la possibilità di operare, nelle more burocratiche, fra la programmazione e l’attuazione del progetto stesso. I risultati di tale intervento erano stati di grande importanza ai fini di conoscere compiutamente le strutture della chiesa medievale affidata all’ordine dei domenicani, tra le quali la presenza di una cripta di cui si ignorava l’esistenza, ma avevano anche consentito di cogliere al di sotto del piano pavimentale alcuni piccoli, ma preziosi, indicatori archeologici dell’aula di culto più antica e quindi della prima cattedrale di Narni. Tali scoperte venivano inoltre ad unirsi ai numerosi ritrovamenti […]
Filippo Filipponi
2016 – F.to 15×21, pp. 256
La Valnerina è la più tipica delle valli della verde Umbria. E’ un lembo di terra solcato dal fiume Nera e incastonato tra monti impervi, profonde forre, fertili pianure e boschi secolari.
In questa terra, magica e mistica, umile ed austera, severa e solitaria, in cui si esaltano gli elementi della natura legati alla creazione: acqua, cielo e terra, l’uomo fin da epoche precristiane ha trovato l’ispirazione per avvicinarsi al sacro venerando i monti, le sorgenti, le pietre, le cavità naturali, i boschi, gli alberi, il creato, al quale fin da epoche primordiali era legato in maniera ancestrale, simbiotica ed indissolubile.
Proprio dal senso del sacro che si percepisce contemplando i monti della Valnerina è partita la ricerca di Filippo Filipponi che si è posta come obiettivo di riscoprire la loro sacralità dimenticata e ricostruire in parte la storia e l’identità degli eremi custoditi negli antri più nascosti di questa valle. Una ricerca che finisce per assumere e determinare i contorni di un vasto ed importante recupero culturale.
Aa. Vv.
2016 – F.to 16×23, pp. 148
Documenti e testimonianze degli studi e del pensiero di Vincenzo Pirro – (1970 – 2009)
Adolfo Puxeddu,
2020 – F.to 21×29,7, pp. 208
Il Prof. Oddo Casagrandi (Lugo [RV], 6 settembre 1872 – Milano, 8 gennaio 1943), Professore Ordinario di Igiene, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Magnifico Rettore della Regia Università di Cagliari, nonché appassionato fotografo ‘dilettante’, durante la sua permanenza in Sardegna (1904-1915), prima del suo trasferimento nella R. Università di Padova, effettuò una serie di 58 Diapositive in vetro su “Antropologia ed Etnografia, Sardegna folclore e luoghi, che sono giunte all’osservazione dell’Autore senza didascalie né una loro razionale sequenza. Lo studio accurato di questo materiale fotografico, secondo criteri storici, geografici ed etnografici, ha permesso di poterle raggruppare in specifici ambiti, quali:
I. La Sardegna Nuragica.
II. Un flagello millenario della Sardegna, la Malaria.
III. La Città di Cagliari, capoluogo della Sardegna.
IV. La Festa di S. Efisio Martire, Patrono di Cagliari.
V. In viaggio.
VI. Spunti etnografici.
VII. La società pastorale.
Esse rappresentano pertanto una inedita serie di immagini storiche della Sardegna, del periodo 1904-1915, di notevole interesse, che possono essere inserite, legittimamente, nell’ambito di quelle del Sardegna Digital Library.
Francesco Camuffo,
2021 – F.to 15×21, pp. 116
Terni, la città e le sue società filarmoniche nell’Ottocento.
Una storia fatta di tentativi per organizzare la musica e i musicisti.
Una storia di bande, concerti, opere.
Una storia necessariamente legata alla storia sociale, al destino dell’industria, dei lavoratori e del tempo libero.
Nel 1997 viene promossa dalla Società Filarmonica di Trento una ricerca a tappeto su tutto il territorio nazionale per approfondire la storia delle organizzazioni consorelle.
Così nasce una ricerca universitaria, in parte pubblicata negli atti di un convegno, che oggi diventa una pubblicazione autonoma, con l’intento di ricollocare le produzioni musicali locali nel più ampio contesto del lavoro sui teatri a Terni dello stesso autore “Un qualche onesto divertimento”.
M. Menghini
2014 – F.to 15×21, pp. 216
Questo volume ha una grande valenza, perché codifica in maniera “scientifica” il dialetto della nostra terra, articolandolo in una disamina storico-antropologica, senza mai perdere di vista la leggerezza che il dialetto porta con sè.
Dalla lettura traspare un amore viscerale dell’autore per la terra natia, per le caratteristiche dei suoi concittadini di cui risulta esaltato il carattere duro ma solare, proprio di coloro che sono cresciuti e si riconoscono nella condivisione e nel culto dei valori veri tramandati da generazioni in questa terra: la Famiglia, l’Amicizia, il Lavoro.
La ricerca storiografica sui Borghi che circondano “la Conca”, come diamanti su una corona, agevola anche chi con Terni viene a contatto solo attraverso questo testo, permettendo un accesso più diretto e chiaro alla “ternitudine”.
Del dialetto non ci dobbiamo assolutamente liberare, esso esprime la ricchezza che abbiamo dentro.
L’augurio è che la riscoperta, attraverso questo lavoro, delle nostre radici culturali, sia un punto di partenza per tutte le generazioni a venire, con uno spirito di integrazione e di multiculturalità che non perda mai di vista le proprie origini.
Adolfo Puxeddu,
2022 – F.to 16×23, pp. 208
Nel 60° anniversario della prematura scomparsa nel pieno della Sua Operosità dell’On. Avv. Antonio Maxia (Cagliari, 15 aprile 1962), Sottosegretario di Stato in più Dicasteri, Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni, gli Autori nell’intento di rinverdire la Sua nobile Figura di Politico, tra i più attivi della Sua epoca, hanno tracciato in questo saggio una Sua biografia, sulla base dei numerosissimi scritti dei Suoi Colleghi e di Uomini di cultura, che Lo ebbero grandemente ad apprezzare, come il realizzatore di grandiose Opere, che hanno profondamente modificato le condizioni socio-economiche della Sardegna.
A. Morano, G. Angeletti
2011 – F.to 15×21, pp. 64
La presente pubblicazione nasce con lo scopo di dare il giusto lustro a Luigi Lanzi, uomo di profonda cultura nato a Stroncone (Terni) nel 1858 e morto a Terni nel 1910. La sua figura è stata in passato solo sommariamente analizzata ed era pertanto era auspicabile, nonché doveroso, effettuare uno studio che, partendo dai suoi preziosi appunti manoscritti conservati negli archivi di Stroncone, Terni e Perugia, ne ripercorresse la biografia e ne valorizzasse l’importante apporto fornito per la conoscenza storica, artistica e culturale del territorio umbro.
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