
La chiesa di Santa Maria Maggiore e i Domenicani a Narni
di: Aa. Vv.Aa. Vv.
2010 – F.to 21×29,7, pp. 444
Era da tempo che a Narni si sentiva la necessità di leggere compiutamente il deposito monumentale e archeologico che si celava nella chiesa di San Domenico e nei suoi ambienti sotterranei, necessità che era divenuta sempre più pressante dal momento in cui un gruppo di giovani archeologi, relatori in questo convegno, con il sostanziale apporto di numerosi altri volontari e il consenso della Soprintendenza ai Beni Archeologici, avevano iniziato lo scavo sistematico dell’area della navata centrale della chiesa, antistante la gradinata che sale al presbiterio, unendovi anche un piccolo saggio a quella prospiciente la controfacciata. L’occasione dell’indagine archeologica era stata offerta dal progetto dei lavori di restauro programmato dall’Amministrazione Comunale della città, lavori che prevedevano la rimozione del pavimento con la possibilità di operare, nelle more burocratiche, fra la programmazione e l’attuazione del progetto stesso. I risultati di tale intervento erano stati di grande importanza ai fini di conoscere compiutamente le strutture della chiesa medievale affidata all’ordine dei domenicani, tra le quali la presenza di una cripta di cui si ignorava l’esistenza, ma avevano anche consentito di cogliere al di sotto del piano pavimentale alcuni piccoli, ma preziosi, indicatori archeologici dell’aula di culto più antica e quindi della prima cattedrale di Narni. Tali scoperte venivano inoltre ad unirsi ai numerosi ritrovamenti […]
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